In occasione della trattazione per Educazione Civica di un aspetto legato all’alimentazione, la 2A della Scuola Secondaria di I Grado ha affrontato un tema delicato quanto importante nell’adolescenza (e non solo), ovvero i Disturbi del Comportamento Alimentare meglio noti come DCA.
A esserne curati sono ormai più di 3.000.000 di persone in Italia (circa 55.000.000 in tutto il mondo), ma i dati emersi da indagini specifiche condotte dal Ministero della Salute in collaborazione con altri enti parlano di un aumento costante e soprattutto di un abbassamento sensibile dell’età di insorgenza (12-18 anni, ma si può scendere fino ai 10 anni e senza distinzione tra i generi) come di una “fame” (si perdoni il bisticcio di parole) di servizi che possano aiutare e sostenere persone e famiglie che si trovano coinvolte in un meccanismo ancora poco conosciuto in molti dei suoi aspetti.
I ragazzi hanno affrontato con coraggio e grande interesse questo argomento attraverso testi, video e discussioni guidate. Si è partiti dalle definizioni chiave (anoressia, bulimia, binge eating), dagli stereotipi, dalla percezione distorta che spesso si ha di sé soprattutto rispetto ai modelli che la cultura di massa offre, anche e in particolare attraverso i social, e si è proseguito attraverso un’analisi di possibili cause (traumi, bullismo, desiderio di perfezione, limitazioni alimentari derivanti da patologie o autoindotte) e rimedi (esiste la possibilità di dire stop realmente ai DCA? Se sì, come?). L’obiettivo finale è stato quello di ribaltare il vecchio detto latino mens sana in corpore sano (tradotto “una mente sana in un corpo sano”) in corpus sanum in mente sana (tradotto “un corpo sano in una mente sana”), per sottolineare come la persona si delinea a partire dal di dentro e non viceversa. Infine, a partire dalla creazione tutta dei ragazzi di una mappa lessicale dei DCA, la classe si è divisa in quattro gruppi e ha prodotto quattro volantini di sensibilizzazione, conoscenza, ma contenenti anche un messaggio di speranza. Quattro modi di mettere l’attenzione su un problema rispetto al quale l’I.C. di Via Sidoli, nella sua volontà sempre presente di portare la realtà nel mondo della scuola, non si sente né esente né muto. La voce dei ragazzi dice un “NO” secco al silenzio e alla solitudine, alla mancanza d’amore. Lo specchio deve riflettere autenticità.
In ALLEGATO i volantini realizzati dai ragazzi della classe 2° A
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